Scopri di più sulla FOTOCATALISI
Di solito i purificatori d’aria comuni sono dotati di filtri “fisici” come HEPA o carboni attivi, chiamati così perché bloccano fisicamente gli inquinanti accumulandoli sul filtro man a mano che l’aria passa attraverso il purificatore stesso.
Il risultato è che avrò un’aria filtrata dagli inquinanti ma un filtro sempre più saturo di inquinanti (polveri, PM, batteri ecc) che quindi dopo un certo periodo di tempo deve essere smaltito e rimpiazzato con un filtro nuovo per ricominciare il processo di accumulo. (scarica la pubblicazione scientifica sulla crescita microbica nei filtri a carboni attivi)
Naturalmente se il filtro non viene cambiato questo si saturerà sempre più di inquinanti e ad un certo punto, si potrà avere anche un rilascio di questi inquinanti accumulati perché il filtro già saturo non sarà più in grado di bloccare ulteriormente.
La FOTOCATALISI invece funziona su un principio completamente diverso.
Invece di bloccare le particelle, le “attacca” chimicamente rompendone i legami e degradandole. Quindi se ho una molecola inquinante questa verrà frantumata. Il processo di degradazione continua fino ad arrivare ad avere solo CO2 e H2O, che non sono sostanze dannose. Lo stesso principio vale per virus e batteri, le cui pareti vengono danneggiate fino alla morte dell’organismo.
Il funzionamento specifico della fotocatalisi è il seguente.
La sostanza brevettata presente sul filtro è foto-attiva, viene cioè “attivata” dalla luce visibile, cioè quando viene colpita dalla luce, genera radicali liberi (molecole che invece di essere neutre sono cariche e molto reattive), i quali vanno ad attaccare le molecole inquinanti (così come virus o batteri) che passano nelle immediate vicinanze o si depositano sul filtro, rompendo i loro legami chimici e degradandole.
Per questa ragione non si ha accumulo di inquinanti sul filtro ma gli inquinanti vengono trasformati in sostanze non nocive, ed è per questo che il filtro non deve essere cambiato periodicamente.
I radicali liberi prodotti non sono dannosi per l’uomo in quanto possono sopravvivere per non più di qualche microsecondo, per cui non c’è rischio che arrivino a contatto con l’utente. Il processo di fotocatalisi infatti avviene solo localmente, sul filtro o nelle immediate vicinanze di questo.
Un altro vantaggio del nostro processo è che utilizza luce visibile invece di luce UV che è più pericolosa e che produce ozono (anch’esso pericoloso). Nel mercato sono presenti infatti prodotti con fotocatalisi attivata da luce UV.
Per sintetizzare:
-
i filtri HEPA e carboni attivi, accumulano gli inquinanti, fino a saturazione del filtro, con il rischio, se non viene cambia abbastanza frequentemente, di non avere più una filtrazione efficace e addirittura rilascio delle sostanze accumulate. Da considerare anche le cospicue spese aggiuntive da sostenere durante l’anno per il ricambio filtro.
-
i filtri basati su fotocatalisi non accumulano inquinanti ma li distruggono per cui non c’è rischio di avere un filtro saturo di inquinanti e non c’è bisogno del cambio filtri.
LETTERATURA
1. Broad Spectrum Microbicidal Activity of Photocatalysis by TiO2
2. Photocatalytic disinfection using titanium dioxide: spectrum and mechanism of antimicrobial activity
3. The inactivation effect of photocatalytic titanium apatite filter on SARS virus
4. Microbiological disinfection of water and air by photocatalysis
6. Photocatalytic inactivation of influenza virus by titanium dioxide thin film